Il mitico (ma sfortunato) spareggio di Alessandria!
In cent’anni di storia la Cairese ha disputato migliaia di gare, molte vinte, tante perse ma, senza timore di smentita, la madre di tutte le partite è stata lo spareggio con la Pro Vercelli, giocato al Moccagatta di Alessandria il 20 maggio 1984. Uno spareggio per salire in C2, tra due squadre che conclusero appaiate in testa il campionato. Fu una gara molto bella, avvincente giocata su un terreno ai limiti della praticabilità per la pioggia caduta incessante per tutto l’arco della partita. Splendido il colpo d’occhio che forniva il vetusto stadio di Alessandria, circa 8000 spettatori, di cui oltre mille giunti da Cairo, con 4 pullman e una lunga carovana di auto private, che occuparono un intero spicchio di stadio, pavesandolo con centinaia di vessilli gialloblù. Grazie, alla disposizione tattica predisposta da mister Seghezza, la Cairese seppe imbrigliare bene i pensatori del centrocampo piemontese e nel primo tempo la Pro non riuscì mai a rendersi pericolosa. Anche la ripresa partì sulla stessa falsariga, sino al 12° minuto quando un lampo del capitano gialloblù, “Miro” Zunino ruppe l’equilibrio. Una splendida azione di rimessa conclusa con un beffardo pallonetto che terminò la sua corsa in fondo al sacco. Ovvio il tripudio tra le fila dei giocatori e soprattutto dei tifosi giunti dalla Liguria che cominciarono a credere nel clamoroso colpaccio. Ma, si sa il calcio è strano e a volte un po’ beffardo, così dopo soli 20 secondi ecco giungere il pareggio ad opera del bomber avversario Gino. Un’autentica doccia gelata per l’undici gialloblù che, comunque si ricompattò subito e sino alla fine dei 90 minuti regolari riuscì a “tenere botta” nonostante il gioco a tratti ruvido degli avversari (capitan Barbero su tutti) eccessivamente tollerato dal direttore di gara Da Ros di Treviso. Nei supplementari a decidere la sfida fu una punizione di Melillo da fuori area: Bernini parò ma non trattenne e Frigerio ribadì in rete. Eravamo al 110° minuto e la Cairese, pur provandoci in tutte le maniere non riuscì più a pareggiare. A fine gara non mancarono le lacrime di delusione, sia in campo che sulle gradinate, per un sogno sfumato sul più bello. Ecco la formazione che scese in campo quel giorno: Bernini, Eretta, Ferla (Petrangelo), Pascale, Scremin, Bertone, Busolin (Becco), Rando, Marazzi, Zunino ,Berruti. Allenatore Seghezza . A distanza di quasi 40 anni i loro nomi sono ancora vividi nella memoria di chi quel giorno era ad Alessandria.
Tratto dal libro “diario gialloblù” di Daniele Siri