Sono 10 i giocatori gialloblù che anno partecipato ad uno dei tornei internazionali più prestigiosi al mondo, la Donosti Cup nella splendida cornice di San Sebastian nei Paesi Baschi.

Alla kermesse hanno partecipato 434 squadre provenienti da Spagna, Portogallo, Francia, Stati Uniti e Giappone. Soddisfazione immensa da parte del mister Diego Berretta, del suo staff e dei suoi ragazzi per essere stata l’unica squadra italiana partecipante. Tutto questo nella settimana decisiva che metteva di fronte la Nazionale Azzurra e quella spagnola per contendersi la finale dell’Europeo.

Ecco i protagonisti “cairese” della spedizione: Matteo Rizzo, Graziano Senabotta, Andrea Briano, Emanuele Ghiso, Manuel Siri, Alfons Gjataj, Samuele Turco, Christian Diamanti, Francesco Berretta, Christian Kosiqi.

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“La cerimonia di apertura – racconta il mister – si è tenuta alla Reale Arena, stadio di casa del Real Sociedad, e a dare il calcio di inizio è stato un fuoriclasse Xabi Alonso. Giocatore con un curriculum che parla da solo (due Champions, due Europei e un Mondiale) che ha affermato di portare nel cuore la Donosti Cup per averla vinta oltre che giocata. Un campione di stile, visto che ha firmato la bandiera tricolore presente nello stadio. Il nostro torneo si conclude con un onorevole, visto l’altissimo livello, decimo posto, eliminati solo ai calci di rigore da una forte rappresentativa Catalana. È stata una grande soddisfazione per tutti riuscire a portare a termine un’impresa sportiva come questa nel pieno rispetto dei protocolli sanitari che cambiavano di ora in ora ed essere riusciti quindi a far recuperare qualcosa a livello di esperienza ai ragazzi che ne venivano da 18 mesi di restrizioni. Questo è stato il “trofeo” più importante che abbiamo alzato”.

Infine, un ringraziamento alle famiglie: “Voglio concludere con i complimenti ai ragazzi per quanto fatto sul campo ed al di fuori del terreno di gioco, ai loro genitori per la fiducia data e ai loro allenatori che in questi anni hanno riempito il bagaglio tecnico, tattico e comportamentale di questi ragazzi”.