I giovani della Cairese, la leva 2011 in particolare, sono il presente di mister Maurizio Vacca.
Un presente che si basa su un trascorso in società professionistiche, che ha contribuito alla formazione del mister gialloblù.
Maurizio Vacca ha giocato fin a quando ha potuto. Poi, a 40 anni, ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo, ma quegli scarpini sono rimasti davvero poco tempo a penzolare sul muro perché sono stati presto richiamati a svolgere il loro prezioso lavoro come strumenti non più di un giocatore ma di un mister, nello specifico dell’allenatore del Bragno, leva 1992.
“Il mio lavoro mi consentiva di aver tempo libero al pomeriggio – racconta Vacca – e per questo mi recavo ad Arenzano per assistere agli allenamenti della formazione Primavera del Genoa di mister Torrente. Volevo investire nella mia formazione. Uscivo dall’ufficio e mi catapultavo ad assistere alle sedute”.
Un bel giorno, come nei migliori film, il responsabile del settore giovanile dei rossoblù Michele Sbravati nota quella presenza costante sui gradoni e incuriosito chiede a Maurizio Vacca il perché fosse spesso lì e lo invita in campo ad assistere “da vicino” all’allenamento. “Mi piace chi ha voglia”, il commento del dirigente del Genoa.
Poi, la proposta di entrare nello staff del Genoa, visto che nell’anno di Bragno Vacca aveva conseguito il patentino UEFA B .
Dopo otto anni con la squadra del capoluogo della nostra regione, Vacca passa poi alla Juventus nel 2012. Con i bianconeri, il ruolo è stato quello di osservatore per la zona del Basso Piemonte e della Liguria. L’ultima casacca professionistica di mister Vacca è quella rossonera del Milan, sodalizio per il quale si occupa dell’organizzazione e della realizzazione dei camp estivi.
Un lungo peregrinare per i campi della regione e non solo che ha poi spinto il trainer cairese a voler dedicare più tempo alla famiglia. Ecco perché la scelta di mettere a disposizione delle scuole calcio della Valle il bagaglio di conoscenze acquisito nel club più antico d’Italia e in quello con più titoli nazionali.
“Ho aderito con piacere al progetto di settore giovanile della Cairese, che prevede la presenza di tecnici patentati”, afferma.
Una proposta accettata anche perché vi è la condivisione totale della filosofia del responsabile tecnico Sergio Soldano: “Imparare giocando? Con me si sfonda una porta aperta. Si tratta della cosa più difficile da fare, ma correggere il bambino mentre gioca e si diverte è la cosa migliore che si possa fare. L’impegno proporre attività che migliorano attraverso il gioco”.
“Quest’anno – continua Vacca – ho un gruppo di 23 elementi con un livello variegato. Cerco sempre di fare in modo che chi parte più indietro possa apprendere anche da chi è più predisposto o pratica il calcio da più tempo. Prima dello stop, ho iniziato a vedere miglioramenti importanti da parte di tutti”.
Passando, infine, alla prima squadra gialloblù, Maurizio Vacca risponde alla domanda posta sul nuovo acquisto Mattia Poggi: “Fui io a farlo andare nelle giovanili del Genoa. Si tratta di un ragazzo d’oro. Il primo ad arrivare al campo e l’ultimo ad andarsene come si suol dire. Ha avuto dei brutti infortuni che ne hanno condizionato l’ascesa. Credo in lui e gli auguro con tutto il cuore di togliersi le soddisfazioni che si merita”.