Si sa che il settore giovanile è, da sempre, il biglietto da visita di ogni società calcistica che si rispetti, ma per noi della A.S.D. Cairese 1919 è un vero e proprio “chiodo fisso”. Proprio per questo, vedere, ogni fine settimana, tanti ragazzi scendere in campo indossando i nostri colori è un’autentica soddisfazione, ma altrettanto gratificante è poterli seguire nel percorso di crescita che stanno compiendo in altre realtà calcistiche del comprensorio valbormidese, prima di tornare (se non tutti, almeno alcuni) alla “casa madre” per vestire di nuovo il gialloblù e giocare in Prima squadra. Sono circa cinquanta i ragazzi, nati e cresciuti nella nostra “cantera”, che militano in molti club del territorio, partendo dalla Promozione, nelle fila di Carcarese e Bragno, passando per la Prima e la Seconda categoria e tutti si stanno distinguendo facendo spesso le fortune delle nuove società di appartenenza. Tanto per fare un esempio, nell’ultimo weekend calcistico tutte e tre le reti che hanno permesso alla Carcarese di superare il quotato Borzoli sono state messe a segno da ragazzi cresciuti calpestando l’erba del “Rizzo” e del “Brin”: Gabriele Brovida, Simone Basso (lanciato in Eccellenza da mister Maisano) e, per finire, Andrea Briano (un 2004 con diverse presenze agli ordini di Alessi), che ha lasciato la Cairese solo da pochi giorni, ma è già riuscito a trovare il modo di fare centro, regalando “in extremis” tre punti d’oro ai cugini biancorossi. Ma a lasciare il segno è stato anche Alessio Muca, attaccante classe 2001, autore di una doppietta con la maglia dell’Aurora nella scorpacciata di reti che ha permesso ai ragazzi allenati da Simone Adami di superare l’Atletico Argentina e di blindare al contempo un quarto posto che vale i playoff. Nello stesso campionato, il suo coetaneo Fabio Gallo era riuscito a riportare in parità le sorti del match del suo Plodio sul campo del Vadino, prima che il bomber argentino Carballo facesse pendere la bilancia dalla parte del club ingauno. Questo non è che un esempio, il resoconto di una domenica calcistica di gennaio, ma che si potrebbe tranquillamente ripetere in tanti altri fine settimana, visto il numero dei “nostri” ragazzi impegnati a “farsi le ossa” (come si diceva una volta in gergo calcistico) difendendo con impegno i colori di club amici. Complimenti ragazzi continuate così, noi non vi perdiamo di vista e siamo orgogliosi di voi !!