Il personaggio gialloblù di questa settimana è Berretta….. no, non Francesco, che per altro lo meriterebbe, ma il Berretta in questione è Bruno, il nonno di Chicco. Mi immagino le facce dei millennials e ( a maggior ragione) degli appartenenti alla generazione Z , cosa potrà mai aver fatto questo signore per meritarsi un simile riconoscimento? Beh, per loro e per qualche boomers  smemorato, ricordo che Bruno è stato una delle colonne della Cairese da quando vi esordì poco più che sedicenne in quella che era chiamata la “squadra dei miracoli”, dopo aver preso la decisione più difficile e per nulla scontata per un ragazzo di San Giuseppe (luogo di frontiera calcistica) e cioè quella di scegliere (insieme a suo cugino Giorgio Pesce, un altro che scrisse pagine importanti al Rizzo ndr) i colori gialloblù e non il biancorosso della vicina Carcare. Tredici stagioni consecutive (dal 1964 al 1977) inanellando 257 presenze di cui molte con la fascia da capitano al braccio, poi con l’avvento dell’ambizioso  Brin accettò di farsi da parte senza polemiche chiudendo la carriera prima a Millesimo, poi Mallare e Rocchetta infine a Ferrania. Quindi l’uscita dal mondo del calcio ma non dal calcio di cui inculcò regole e spirito prima al figlio Diego e poi ai nipoti Lorenzo e Chicco che per tanti anni ha accompagnato al campo per gli allenamenti e partite. Una passione che continua tuttora con la presenza costante sulle gradinate del Vesima B a seguire le mosse del nipote sotto la guida di mister Alessi. Una presenza silenziosa, mai fuori dalle righe, anche nei training in giro per l’Italia a cui Chicco è stato chiamato come nel caso dell’ultimo a Parma in cui ha potuto incontrare un mito calcistico come Gianluigi Buffon. Ecco cari millennials, il motivo della nomina di Bruno a “personaggio della settimana” stà proprio in quest’immagine, nella sua espressione gioiosa e carica di entusiasmo che incarna perfettamente il nostro modo di intendere il calcio e di essere gialloblù, la voglia di entusiasmarsi e di non smettere mai di sognare, qualsiasi sia la nostra età.

Grazie Bruno del tuo esempio e orgogliosi che in quella mattinata di tanti anni fa tu abbia scelto i nostri colori!!