Domenica il nostro sogno si è infranto. Si, è vero la matematica non ci condanna ancora ma bisogna essere realisti, 6 punti in 7 giornate ad una squadra organizzata e forte come la Lavagnese non c’è praticamente modo di recuperarli. Delusi ? Si, è inutile negarlo lo siamo anche perché a questo sogno un po’ tutti ci credevamo e vederlo andare in frantumi (come è tipico dei sogni) certo non ci ha fatto piacere. Ma ora è tempo di tirare le somme: non era nei programmi che questa stagione la nostra squadra lottasse per il vertice, ma grazie al lavoro serio di tutti i giorni di mister Alessi, del suo staff e dei suoi ragazzi siamo rimasti per tutto il campionato nelle zone altissime della classifica rendendo dura la vita a tutti gli avversari e a loro va il nostro ringraziamento per averci regalato domeniche speciali e siamo convinti che da qui alla fine della stagione ce ne saranno tante altre. Poi, al di là della scontata rivalità sportiva non può non esserci spazio per i meritati complimenti all’Albenga, a mister Buttu e ai suoi ragazzi che il campionato l’hanno vinto (facciano i debiti scongiuri) meritatamente sul campo e domenica scorsa, a casa nostra, lo hanno ribadito anche se qualcosina sull’arbitraggio (e su altri episodi accaduti nel corso del torneo) avremmo da dirlo. Ma, tant’è, siamo nel calcio (104 anni di storia) da troppo tempo per non sapere che i torti arbitrali (o presunti tali) fanno parte del gioco e tutto, prima o poi, torna. E allora? Allora, si volta pagina e si guarda al domani, con la consapevolezza che, come ha recentemente dichiarato in un’intervista il dg Franz Laoretti, una proprietà importante come la nostra a questi livelli non ce l’ha nessuno. Quindi per tutti questi motivi il personaggio gialloblù della settimana non può che essere il Presidente Fabio Boveri, quale ideale rappresentante di una famiglia che compatta ha sposato i nostri colori (a partire dalla signora Elisa, accompagnata dall’entusiasmo contagioso di Federico, per poi finire con “Meme” che il suo importante contributo lo dà sul campo) e che non può non farci sperare che la prossima stagione per la Cairese, dopo anni di pur ottimi piazzamenti, possa essere quella giusta per vincere il campionato e ritornare su palcoscenici che in passato abbiamo frequentato con splendidi risultati. In questi ultimi mesi i confronti tra l’attuale proprietà e quella storica e vincente del “presidentissimo” Brin si sono sprecati e, anche se oggettivamente molto diverse per tempi e modi, qualche aspetto che le accomuna c’è, a partire da quell’ambiente familiare che le contraddistingue entrambe. Anche allora vi era una famiglia alle spalle del presidente e (per fare un esempio) anche la signora Enrica a quei tempi si occupava di gestire la biglietteria all’ingresso del mitico “Lionello Rizzo” e questa oggi come allora (al di là di facili ironie) non può che essere la nostra forza. Perché, come dice una nota pubblicità, “Proud to be different”!! We are yellow and blue. Noi siamo la Cairese!! Punto!