In settimana, abbiamo comunicato ufficialmente che mister Massimiliano Brignone guiderà la nostra squadra Juniores anche nel corso della prossima stagione.

Mister, immaginiamo che tu sia molto contento di essere stato confermato in gialloblù…

Sono felicissimo di poter continuare il lavoro con i ragazzi della leva 2002 che ho conosciuto quest’anno. Inoltre. poter lavorare in una società seria e organizzata come la nostra è davvero bello per ogni allenatore, visto che possiamo contare su uno staff che non ci fa mancare nulla. E poi tornare alla Cairese per me è stato un po’ come tornare a casa: vivo in questa città e ho giocato per ben tre anni con questi colori disputando a cavallo tra gli anni ’90 e 2000 due campionati di Juniores Nazionale.

La scorsa stagione è stata di ottimo livello. Quale aspetto ti rende particolarmente orgoglioso della tua squadra? Dove, invece, ci sono ancora margini di miglioramento?

La crescita del livello di consapevolezza e di fiducia nei propri mezzi di tutti i componenti della squadra è indubbiamente l’elemento che mi rende maggiormente orgoglioso. All’inizio, per varie vicissitudini, non vi era molta autostima, ma alla fine siamo riusciti a creare un gruppo davvero importante. Oltre a questo, sono contento che la squadra abbia sempre dimostrato di essere organizzata e di andare in campo con idee chiare in testa. Passando agli aspetti da migliorare, dobbiamo sicuramente eliminare quelle fasi di black out che ogni tanto ci capitano e durante le quali rischiamo di sperperare tutto quello che di buono abbiamo fatto nel resto della gara. Chiaramente, la squadra è giovane ed è anche fisiologico qualche calo di tensione. Ma ci lavoreremo.

Non solo risultati egregi in campo, ma anche un supporto costante alla prima squadra…

Vero, abbiamo lavorato in sinergia con la prima squadra e questo lavoro ha prodotto benefici reciproci visto che anche i “più grandi” hanno concluso il campionato nei quartieri nobili della graduatoria. Preparare i ragazzi al mondo delle prime squadre è il nostro obiettivo e ovviamente è molto gratificante vederli esordire.

Dopo l’esperienza con la prima squadra del Plodio, ti sei tuffato nel mondo della Juniores. Come sono cambiate le tue metodologie di allenamento?

Non nascondo che all’inizio ero un po’ preoccupato. Tuttavia, ho avuto la grande fortuna di trovare ragazzi estremamente educati e, soprattutto, con una grande cultura del lavoro. Non hanno mai lesinato energie e hanno messo in mostra un grande senso di attaccamento. Come dico loro, noi rappresentiamo una società storica come la Cairese, che è anche un punto di riferimento per tutta la Valle. Questo ci deve responsabilizzare. Venendo al campo, rispetto alla prima squadra i giocatori dipendono molto di più dai dettami dell’allenatore. Abbiamo quindi lavorato molto sui meccanismi collettivi di squadra e di reparto attraverso numerose esercitazioni 11 vs 0 durante tutta la stagione per far capire a tutti quali fossero i movimenti di squadra corretti e quali decisioni prendere nelle fasi della gara. Per la preparazione atletica, ci siamo affidati all’ottimo lavoro di Giorgio Caviglia. In generale, preparo i match sempre con la medesima attenzione ai particolari, cercando di prendere informazioni sugli avversari e lavorando anche sulla testa e sull’autostima dei giocatori.